23.11.2015 13:04
LA TEORIA DELL'ACCESSORIETA' NEL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO
- La teoria dell'accessorietà afferma che la condotta del partecipe non ha, di per sé, rilevanza penale. Essa diventerebbe punibile solo nel momento in cui accede ad una condotta criminosa principale. Da ciò consegue, a livello pratico, che se la condotta criminosa principale non si realizza o non è punibile (per esempio perché l'autore è inimputabile), anche la condotta accessoria non potrà essere punita. Secondo un'interpretazione meno rigida (cosiddetta teoria dell'accessorietà limitata), è sufficiente che l'azione principale sia "obiettivamente antigiuridica": questo permetterebbe di punire anche il complice, per esempio, si limiti a fornire uno strumento necessario per il compimento di un reato, anche laddove l'esecutore non sia concretamente assoggettabile a pena.
Avv. Mario Liberti
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